Il calendar spark spread, cioè il differenziale tra il prezzo dell’energia elettrica sul prossimo anno e il doppio del prezzo del gas sul prossimo anno, si è stabilizzato negli ultimi mesi ad un livello di poco superiore ai 12 €/MWh dopo una salita che lo ha portato a guadagnare oltre 7 euro nel corso dell’anno.

La salita dello spread nel corso dell’anno è stata dovuta a vari fattori. Durante i mesi estivi il prezzo dell’energia elettrica è salito molto a causa delle alte temperature, che fanno aumentare la richiesta di energia elettrica derivante da condizionatori, combinate con una situazione idrica a dir poco critica, mentre d’estate il prezzo del gas scendeva fisiologicamente a causa di assenza di richiesta di riscaldamento.

Poi nei mesi seguenti la fine dell’estate, il prezzo del power è salito molto velocemente a causa di rinnovate paure riguardo alla disponibilità di reattori nucleari francesi durante l’inverno. Come l’anno scorso, infatti, l’Autorità per la Sicurezza Nazionale francese ha imposto ulteriori controlli che le centrali nucleari francesi dovevano portare a termine prima di poter riaprire in seguito alla manutenzione estiva.

Durante i mesi di ottobre e novembre, invece, lo spark si è leggermente stabilizzato grazie al fatto che le paure riguardo alla situazione nucleare francese nel Q1 si sono ridimensionate mentre invece siamo andati incontro a mesi autunnali con temperature al di sotto della media, cosa che fa sì alzare i prezzi dell’energia elettrica ma anche quelli del gas.